Cari sposi,
come ben potete supporre con il mese di Maggio cominciava il clou della stagione dei matrimoni. Ovviamente fino al 2019.
Alcuni di voi mi stanno contattando per un consiglio su come agire, perché capisco che la confusione e l'ansia regna ancora sovrana.
La prima cosa che io mi sento di fare per darvi un consiglio veramente sincero è spogliarmi dei miei panni, ovvero il fatto che io al vostro matrimonio ci lavorerei, e mettermi nei vostri. Cosa avrei fatto se tutto questo fosse successo quando mi sono sposata io?
Ora un matrimonio è un fatto della vita che coinvolge molte persone. Invitati, genitori dei sposi, catering, ristorante, chiesa o comune, fotografi, musicisti ma è essenzialmente il giorno di due persone.
Queste due persone stanno pensando a mille cose adesso: come saremo messi a luglio? verranno questi invitati o avranno paura del covid? ci sarà ancora un limite di invitati? cambierà questo limite? l'aperitivo come sarà? lo facciamo lo stesso anche se è diverso da come l'avevamo sempre sognato?
Lo so, non è facile.
Sedetevi uno di fronte all'altro, cari sposi, con carta e penna. Scrivete tutti i pro e i contro che riguardano se confermare la vostra data del 2021 o decidere di rimandarla al 2022 (credo che sia superfluo dirvi che rimandare da maggio a settembre sia poco funzionale e sarebbe meglio, nel caso, scegliere una data nel nuovo anno).
Scrivete e parlate a ruota libera tra di voi. Non pensate a nessun altro se non a voi stessi e alla vostra coppia. Siate egoisti.
Una volta fatto questo, e vi siete scritti i dovuti appunti, non decidete.
Andate a dormire.
Il giorno dopo riprendete il foglio in mano, guardatevi negli occhi e ditevi sinceramente cosa volete fare. E decidete.
Chiaramente non sono né una santona né una psicologa ma con il cuore in mano vi suggerisco unicamente quello che avrei proposto di fare a Daniele, che poi è mio marito.
Sappiate che vi voglio bene, qualunque cosa decidiate.
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